LA TRIUMPH “THRUXTON” BONNEVILLE

QUESTO OGGETTO MISTERIOSO

La Triumph « Thruxton » Bonneville, costruita in pochissimi esemplari negli anni sessanta , è una delle moto più desiderate in Inghilterra in quel periodo , merito dei suoi successi sportivi, conseguiti nelle gare per moto derivate dalla serie , e anche per la sua rarità .
Le gare per moto derivate dalla serie iniziarono a Thruxton nello Hampshire , un circuito nato nel 1955 usando le piste di un aeroporto militare della 2 guerra mondiale , per moto di serie condotte da due piloti e con durata di nove ore. Dal 1958 la distanza della gara passò a 500 miglia (800 kilometri). La competizione era riservata a concorrenti privati, ma, con la sua crescita in popolarità , le Case costruttrici di moto iniziarono ad appoggiare le concessionarie e piloti migliori.
La Triumph vinse la classe 750 cc nelle prime tre edizioni , ma per la prima 500 miglia la vittoria assoluta fu di una Triumph Tiger T110 preparata dalla Concessionaria King’s of Oxford di proprietà del padre di Hailwood , pilotata da Mike Hailwood e Dan Shorey. Questa moto montava la testa “Delta” a due carburatori , quindi può essere classificata come la prima vittoria della Bonneville , che era a tutti gli effetti una Tiger T110 con due carburatori.

Negli anni a seguire, con l’arrivo nel 1963 alla Triumph del tecnico Doug Hele proveniente dalla Norton e con l’aiuto di Percy Tait, collaudatore della Triumph e ottimo corridore, lo sviluppo della Bonnneville fu continuo e parti speciali furono disponibili per elaborare la moto.
A seguito di questo impegno da parte di tutte le Case costruttrici , la ACU (Federazione Motociclistica Inglese ) varò dei regolamenti più restrittivi,con i quali tutte le modifiche e i pezzi speciali dovevano essere omologati e messi in vendita per il pubblico.

Per fare questo, la Triumph presentò al Salone di Earls Court a Londra nel 1964 la Thruxton Bonneville. Costruita in solo 50 esemplari , aveva il manubrio basso (dovendo usare gli attacchi originali aveva una curvatura particolare), pedane arretrate, sella monoposto e carena Mitchenall Avonaire.

Bonneville Thruxton presentata al salone di Earls Court del 1964
Il sistema di scarico era particolare, con tubi di scarico che cambiavano diametro per favorire l’accelerazione dei gas di scarico, mentre i lunghi silenziatori fungevano da megafoni, pur essendo silenziati con paratie interne .

Pistoni a destra compressione 9/1 a sinistra Thruxton 11/1
Martelletti ed aste sinistra normali destra Thruxton
Camme in alto sportiva E 3134 in basso Thruxton

Sia i carburatori Amal Monobloc da 1 1/8 “e la vaschetta separata erano entrambi sospesi elasticamente, per combattere le vibrazioni . . Internamente al motore, camme modificate e martelletti con diametro maggiore cambiavano il diagramma della distribuzione e l’alzata delle valvole .I pistoni venivano sostituiti per portare il rapporto di compressione da 9/1 a 11/1.
Il cambio era a 4 marce ravvicinate ,e il telaio aveva un’avancorsa diversa per una maggiore stabilità alle alte velocità e con ruote da 19” che consentivano maggiore inclinazione in curva .
Nel 1966 un’altra piccola serie di sette moto fu costruita, con uno scarico più rastremato e con camme diverse fu raggiunta la potenza di 54 cavalli.
Nel 1967 , per festeggiare i 60 anni del Tourist Trophy, al TT fu introdotta una nuova categoria , la Production (derivate dalla serie), divisa in tre classi,250cc, 500cc, e 750cc . Questo diede nuova vita alla Thruxton Bonneville, nuove modifiche furono preparate,con i carburatori Amal Concentric, e il risultato fu la vittoria di John Hartle, alla media di 97.1 miglia, con giro pił veloce a 97.87 e velocitą massima di 130.4 miglia.
L’anno migliore fu il 1969 quando Malcolm Uphill vinse il TT alla media di 99.99 miglia, con giro più veloce a 100.37 miglia, la prima volta che una moto derivata dalla serie superava la media di 100 miglia sul giro all’Isola di Man. Uphill fu cronometrato a 134.5 miglia (225 kilometri) , la moto più veloce dopo la MV Agusta di Giacomo Agostini (Ron Gould, con un’altra Thruxton fu ancora più veloce con 140.1 miglia, ma poi ruppe l’albero motore) . Grazie a questo successo, il nome delle gomme usate , le Dunlop K81 fu cambiato in Dunlop K81 TT100 . Con le ultime modifiche al motore, e con un impianto di scarico ulteriormente alzato e con curvatura diversa dal precedente , la potenza del motore era stimata in 60 CV
Il 1969 continuò con i primi tre posti assoluti alla 500 miglia di Thruxton e .con il secondo posto di Uphill e Jolly alla 24 ore del Montjuich a Barcellona . Questi risultati portarono alla vittoria del trofeo FIM “Coupes d’Endurance 1969”.

Thruxton 68
Foglio omologazione - notare curvatura collettore scarico .




Dopo la vittoria al TT Malcom Uphill ecco la copertina del depliant Triumph per il 1970:
SEI ABBASTANZA UOMO PER UNA TRIUMPH?

Nel 1970 la Triumph concentrò lo sforzo del reparto corse sullo sviluppo del Trident, e così la produzione della Thruxton Bonneville fu affidata alla concessionaria Boyer of Bromley, che da parecchi anni partecipava con successo alle gare con moto preparate dal tecnico Stan Shenton., autore del libro “Triumph Tuning” , nel quale spiega come elaborare i vari modelli bicilindrici e tre cilindri Triumph .
Con la consulenza di George Hopwoood, che produce ancora oggi pezzi speciali per replicare le Bonneville Thruxton, la Boyer vinse innumerevoli gare con le Triumph dal 1965.
Nel 1968, anno in cui nella 500 miglia di Thruxton, corsa sul circuito di Brands Hatch, tutte le Bonneville ufficiali si fermarono per rottura o per caduta, giunse prima assoluta la Daytona 500 cc. della Boyer of Bromley, con Peter Butler e Dave Nixon come piloti. La moto era fornita di accensione elettronica Boyer, sviluppata da Ernie Bransden, (che produce ancora oggi accensioni elettroniche per moto inglesi) camme speciali sviluppate da Dave Dixon che lavorava alla Piper Cams, dove veniva anche bilanciato l’albero motore.

Due Thruxton Bonneville preparate dalla Boyer of Bromley arrivarono in Italia nel 1970 , alla concessionaria Triumph di Plinio Pasetti di Milano, una con cambio a 5 marce,di cui si sono perse le tracce, e una a 4 marce che è l' esemplare qui sotto rappresentato.



Peter Butler - notare curvatura collettori scarico .

A Dijone per la Coupes Moto Legende – notare curvatura collettori scarico



E stato completamente revisionato nel 2004, con la sostituzione delle camme Boyer con un paio di camme originali Thruxton, fornite da Mick Hemmings, e ha partecipato alla “Coupes Moto Legende” sul circuito di Dijon-Prenois nel 2004,. Nel 2005 ha partecipato a Varano all’ASI Show , e nel 2007 speriamo di andare al TT dell’isola di Man in occasione del Centenario della gara .

Andrea a Varano
Oggi la nuova Thruxton Bonneville rinasce con una cilindrata maggiorata rispetto alla sua sorella stradale,e con un look “retro”,e con uno spirito sportivo e non corsaiolo come la sua progenitrice. Qui vedete i due modelli a confronto, sempre a Dijone, con 34 anni di distanza tra i due modelli, e a 40 dalla presentazione del modello originale a Londra nel 1964.

Confronto tra vecchio e nuovo a Dijone04

Questi sono i principali successi ottenuti dalla Triumph Thruxton Bonneville :
1965
500 miglia Endurance Castle Combe
1° assoluta
1966
500 miglia Endurance Castle Combe
1° - 2° - 4° - 5°
1966
Hutchinson 100 Miglia
1967
500 miglia Endurance Brands Hatch
1967
Isle of Man Production TT
1969
Isle of Man production TT
1° - 3°
1969
500 miglia Production Thruxton
1° - 2° - 3° - 5°
1969
Barcelona 24 ore Montjuich
1969
Anderstorp
1° - 2° - 3°
1969
prima moto derivata dalla serie a superare le 100 miglia di media sul giro al Tourist Trophy, Isola di Man con Malcolm Uphill.
1969
Trofeo Coupes d’Endurance della F.I.M.