TRIUMPH
TROPHY |
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Il direttore generale della Triumph , Edward Turner , che nel 1937 aveva disegnato la 500cc Speed Twin, moto che rivoluzionò un mercato dominato da monocilindriche colorate o nere o argento con il suo motore bicilindrico e la sua totale colorazione amaranto , era da sempre stato contrario alle corse , se per partecipare bisognava fare un modello specifico . Se , invece , per partecipare bastava una moto con l’apparenza del modello di serie, che comprovava anche la bontà del marchio , allora chiudeva un occhio . Per questo motivo la Triumph partecipava alle gare di trial di durata , le Sei Giorni , o I.S.D.T. per pubblicizzare le sue moto. |
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Per consentire ai suoi
piloti Alan Jefferies , Jim Alves and Bert Gaymer di partecipare alla
I.S.D.T. del 1948 , corsa
a Sanremo , fu costruito un prototipo . Per pubblicizzare la Speed Twin
, fu usato un motore bicilindrico . Era la prima volta che la Triumph
usava un bicilindrico per partecipare alla Sei giorni . Per il prototipo
fu scelto il telaio della TRW (una bicilindrica a valvole laterali militare)
più corto è più alto da terra dello Speed Twin .
La base del motore era Speed Twin , ma, per renderlo più leggero
, la testata ed il cilindro in ghisa furono sostituiti con quelli in
alluminio del generatore di corrente portatile fatto per la R.A.F. (Royal
Air Force – aviazione ) durante la Seconda Guerra Mondiale . |
Il generatore portatile della Triumph per la R.A.F. con il lamierato intorno testa e cilindro rimosso per fare vedere la forma squadrata di testa e cilindro |
Camme
con fasatura adatta al fuoristrada , pistoni a bassa compressione,
cambio
con rapporti “wide” da fuoristrada (con 1a e 2a molto corte)
, uno scarico due in uno alto sul lato sinistro , parafanghi in alluminio
, sella monoposto , fanale anteriore piccolo , forcella con molle interne
, con il risultato di una moto piccola e leggera . Il risultato fu di una vittoria , e allora si decise di mettere in produzione una replica , chiamata “ Trophy “ in ricordo della vittoria alla Sei Giorni , classe “ Trofeo” . |
TR5 Trophy 500 cc Pre Unit 1949 |
TR
5 TROPHY 500 cc. PRE UNIT 1949 – 1953 |
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Il
modello messo in produzione nel 1949 aveva un telaio monotubo sdoppiato
ancora più raccolto del prototipo intorno al motore ,
ruota anteriore da 20” , con freno laterale da 7” , ruota
posteriore da 4” di sezione e 19” di diametro,per alzare
il più possibile
la moto e con il mozzo posteriore elastico come optional (per non rifare
il telaio rigido , Turner aveva creato un sistema di molleggio nel mozzo
posteriore . Questo aveva una escursione di circa 5 centimetri , ma in
questo modo creava una moto con sospensione posteriore usando un telaio
rigido . Inoltre essendo venduta come optional ci guadagnava pure sopra).Il
piccolo serbatoio della benzina era cromato , con le guance laterali
verniciate in argento , come le bande centrali dei cerchioni ruota cromati
, con filetti blu . Il resto della moto era come il prototipo , quindi
espressamente per il fuoristrada. Il fanale anteriore era con sgancio
rapido dall’impianto elettrico , e quindi era facilmente rimosso
per partecipare a gare di trial o cross ( grazie alle vibrazioni , si
staccava facilmente anche durante l’uso stradale della moto , con
grande piacere del guidatore ) . La moto ebbe un successo immediato . Nel 1951 fu montata la testa ed il cilindro del Tiger 100 , in alluminio con l’alettatura molto fitta , con conseguente modifica dello scarico, in quanto i condotti dello scarico non erano più paralleli ma divergenti . Nel 1954 i carter motore furono modificati con l’introduzione di cuscinetti per l’albero motore di maggiore diametro . |
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Un modo geniale per trasformare una moto rigida ad una con sospensione posteriore |
TR5 Trophy 500 cc Pre Unit 1955 |
Nel 1955 importanti modifiche al telaio , sempre monoculla sdoppiata
sotto il motore , ma con l’introduzione del forcellone posteriore
, con armotizzatori Girling . Cambiano anche i fregi sul serbatoio
della benzina (ora con le quattro bande cromate ) , verniciato in
azzurro come i due parafanghi . Il carburatore diventa monobloc (
con la vaschetta non più separata ma in blocco con il corpo
del carburatore) e la sella biposto . Per il motore , pistoni più compressi
, in questo modo incomincia a cambiare la filosofia della moto ,
ora più crossistica e meno trialista . Cambia anche il carter
della trasmissione primaria , ora più corto.
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Nel 1957 cambiano i fregi sul serbatoio
benzina , ora chiamate “ mouth organ “ , il freno anteriore , che rimane
sempre da 7” ma a tamburo centrale . Di conseguenza , cambiando
anche il tipo di perno della ruota anteriore , cambiano anche i gambali
della forcella e il sistema di fissaggio del perno ruota , anche se la
forcella ha sempre le molle interne . Nel 1958 , ultimo anno di produzione del TR 5 , viene introdotto il cambio “ slickshift “ che permetteva di cambiare marcia anche senza usare la frizione . Premendo leggermente la leva del cambio , un sistema meccanico faceva entrare in funzione la frizione , poi premendo a fondo il pedale del cambio si cambiava marcia . Facile in teoria ma non in pratica , specialmente con gli stivali da fuoristrada . |
Fregio "mouth organ" |
TR 6 TROPHY 650 cc. |
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A
seguito delle forti richieste da parte del mercato Americano per un
modello più potente , nel 1956 fu introdotto il Trophy TR 6 , mettendo
il motore del Tiger 110 con testata in alluminio direttamente nella ciclistica
del TR 5 . Mantenendo le stesse camme e pistoni l’aumento delle prestazioni
fu notevole , cosa che portò a grandissimi successi in America . |
TR6 Trophy 650 cc Pre Unit 1957 |
Nel
1957 cambiano i fregi sul serbatoio benzina , arrivano le "mouth organ"
il diametro del freno anteriore aumenta a 8” sempre con mozzo
laterale ma con il piatto freni ventilato , e il cambio "slickshift"
. Nel 1958 viene introdotto un nuovo albero motore , in un pezzo solo con il volano imbullonato sopra tramite tre bulloni , in quanto quello vecchio non reggeva più all’aumento della potenza . Questo è l’ultimo Trophy pre-unit da fuoristrada . Nel 1960 nuovo telaio , a doppia culla con forcellone , chiamato "duplex" . Nel motore l’alternatore rimpiazza la dinamo , mentre per l’accensione rimane il magnete . Con l’introduzione dell’alternatore cambia anche la forma del carter della trasmissione primaria . Questo modello , sempre chiamato Trophy , è in realtà un modello stradale , praticamente un Bonneville con un solo carburatore . Nel 1961 viene modificato il telaio , con l’aggiunta di un tubo di rinforzo sotto il serbatoio benzina , mentre nel 1962 termina la produzione del modello TR 6 Trophy come pre-unit . |
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T 100 C TROPHY 500cc. UNIT |
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Nel
1959 viene introdotto il motore unit per il 500 cc. . Il nome Trophy
riprende con l’uscita di due
nuovi modelli per il mercato americano nel 1966 , siglati T 100 C . Le
differenze tra i due modelli , uno per la costa Ovest e uno per la costa
Est sono principalmente estetiche , con selle di colore diverso . Il
serbatoio benzina e fanale anteriore piccolo , scarico due in uno alto
sul lato sinistro , pedane anteriori pieghevoli , carter paramotore e
parafanghi in alluminio . Il motore è come quello stradale , con
un carburatore ma con il cambio “ wide “ da fuoristrada .
Forcelle con molle esterne come il 650 cc , freno centrale monocamma
da 7” |
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Per il 1967 arriva un telaio modificato
, con il tubo superiore della culla anteriore di diametro maggiore
, cambia l’angolo di sterzo
e con il perno del forcellone più lungo e bloccato da due orecchie
fissate sulla culla posteriore. Tutte queste modifiche al telaio arrivano
direttamente dal prototipo usato per vincere la corsa di 200 miglia a
Daytona del 1966 , insieme a importanti modifiche ai pompanti della forcella
.
Gli scarichi sempre alti sul lato sinistro diventano due separati con
due marmitte . |
Il prototipo del telaio usato a Daytona nel 1966 – cambia la triangolazione del telaio nella zona del canotto di sterzo , con il tubo superiore del telaio di diametro maggiore , il perno del forcellone più lungo e irrigidito con due piastre saldate alla culla posteriore . |
Nel 1968 finalmente il freno anteriore
diventa a doppia camma , ma sempre da 7”. Nel 1971 e 1972 riprende la produzione del T 100 C , ma con pochissime modifiche , visto che la Triumph non naviga in buone acque . |
T 100 C Trophy 500 cc unit 1971 |
TR 5 T TROPHY TRAIL o ADVENTURER |
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Nel 1973 esce il TR 5
T , questo è l’ultimo
modello di unit 500 cc prodotto dalla Triumph , molto più fuoristradistico
rispetto al T 100 C , che era uno stradale con look da scrambler . Il
telaio era quello del BSA B50 da cross modificato , con l’olio
nei tubi del telaio . Forcelle e freni conici dell’Olio nel Telaio
(O.I.F.) mentre lo scarico si univa in un tubo unico sotto il motore
, poi nel silenziatore scatolato . Il parafango anteriore staccato dalla
ruota , serbatoio benzina in alluminio con le guance laterali verniciate
di giallo . Con il 1974 cessa la produzione del modello Trophy da 500
cc in versione unit . |
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TR 6 TROPHY 650 cc UNIT |
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Dopo l’entrata in produzione del
motore unit nel 1963 , i tre modelli , la turistica Thunderbird , la
sportiva Trophy e la super sportiva Bonneville usano tutte la stessa
ciclistica . Il telaio ritorna monoculla sdoppiata sotto il motore con
il forcellone posteriore il cui perno è bloccato anche dalle piastre
posteriori del motore . La forcella ha le molle esterne , e il freno
anteriore da 8” monocamma . Il motore e cambio erano meccanicamente uguali al pre-unit , con la differenza che il carter motore includeva nella sua fusione sia il cambio che la trasmissione primaria , anche se con compartimenti separati per il loro olio . La catena primaria diventa duplex ,con un pattino tendicatena per regolare la tensione . Per ovviare alle ripetute rotture delle testate in alluminio del Tiger 110 , quando si crepava la testa tra i bulloni di fissaggio e la camera di scoppio , si passò da otto a nove bulloni di fissaggio per la testata . Aumentando la distanza dei bulloni di fissaggio dalla camera di scoppio si eliminò le rotture precedenti . L’accensione passò a puntine , con una coppia di puntine comandate da un ruttore fissato all’asse a camme di scarico , con una bobina per ogni cilindro . Il serbatoio della benzina era fissato in tre punti in modo elastico , ma sempre con fregi mouth-organ , lo scarico due in uno sul lato destro in basso . Il modello è siglato TR6SS ed è principalmente stradale . Nel 1964 gli scarichi diventano due sdoppiati con due marmitte basse . |
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Nel 1966 si ritorna a due modelli
distinti , uno stradale siglato TR6R con scarichi bassi , fanale anteriore
e serbatoio
benzina grossi , mentre
il fuoristrada , siglato TR6C ha il fanale anteriore e serbatoio benzina
piccolo , scarichi alti uno per lato con silenziatori e gomme da fuoristrada
per la costa Est Americana , mentre per la costa ovest senza fanale anteriore
e due tubi di scarico alti sul lato sinistro senza silenziatori . Cambia
anche il fregio sul serbatoio della benzina , ora chiamato “ eyebrow “ e
l’impianto elettrico , ora a 12 volts . |
TR6R Trophy unit 650 cc 1966 |
Nel 1967 solo una versione per l’America
, con scarico alto con due silenziatori sul lato sinistro . Nel 1968 il carburatore Monobloc viene sostituito dal Concentric , con il passaggio della vaschetta da laterale ad inferiore e viene montato un supporto alettato per il diodo sotto il fanale anteriore , e finalmente il freno anteriore diventa a doppia camma , con il cavo del freno che esce parallelo al terreno . Nel 1969 cambia ancora il fregio sul serbatoio della benzina , ora chiamato “ frame badge “ . Viene modificato il leveraggio sul piatto del freno anteriore , in questo modo il cavo del freno anteriore passa parallelo alla forcella . |
Fregio "eyebrown" |
fregio frame badge |
telaio O.I.F. – Olio Nel Telaio 1971 |
Modifiche di dettaglio per il 1970 . Ultima grossa modifica per il 1971 , quando arriva l’O.I.F. . Nuovo telaio a doppia culla con il tubo centrale di grosso diametro che funge anche da serbatoio dell’olio . .Forcella con foderi in alluminio e pompanti modificati , freni conici che ricordano quelli del Norton Manx . Il telaio invece deriva dal Trackmaster, usato già da parecchi anni per le gare fuoristrada in America . (la prima serie del telaio O.I.F. , con culla posteriore molto alta , non era molto pratica per piloti sotto il metro e novanta , mentre l’infelice posizionamento degli attacchi del cavalletto centrale causarono una serie di rotture del telaio che misero in seria difficoltà la Triumph , costretta a cambiare in garanzia un numero di telai impressionanti ) . Cambiano la forma del serbatoio benzina , fianchetti e sella , che diventa molto sottile per cercare di abbassare il più possibile l’altezza della moto .(i problemi al telaio saranno risolti nelle successive versioni , con abbassamento della culla posteriore ) . Il motore rimane meccanicamente inalterato , tranne il sistema di fissaggio della testa e relativi castelli delle punterie al cilindro. Questo fu necessario in quanto il telaio era stato disegnato dalla B.S.A. , per il motore Lightning ,più basso del Bonneville .,e per smontare la testa dal motore bisognava staccare il motore dal telaio ! Gli scarichi sono sempre alti sul lato sinistro . L’ultimo Trophy nel 1972 e 1973 è il TR6VC con il cambio a cinque marce . Finisce così la produzione del modello Trophy iniziata nel lontano 1949 . |
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TR6C Trophy 650 cc 1971 |
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TROPHY
KOELLIKER |
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Durante l’inverno del 1972 , Bepi Koelliker , allora
importatore Triumph per l’Italia , aveva un certo numero di Bonneville
invendute . Le fece modificare montando un serbatoio della benzina in fibra
di vetro con una capienza di circa otto litri , lo scarico due in uno alto
sul lato sinistro con una marmitta a sogliola con l’uscita rettangolare
simile a quella usata sui Trident da corsa . Il portatarga posteriore era
in gomma , prodotto dall’Ariete e la sella sempre biposto era leggermente
più corta . Rispetto alle altre Trophy la testata era a due carburatori
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TR7T TIGER TRAIL |
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Nel 1981 , Meriden introdusse principalmente per il mercato Francese
un modello adattato per il fuoristrada chiamato TR7T Tiger Trail . Il motore 750 cc aveva un solo carburatore Amal Concentric Mk1 , il rapporto di compressione ridotto a 7.5/1 e uno scarico colorato di nero due in uno che usciva in basso sul lato sinistro per poi finire in una marmitta dal disegno particolare che finiva all’altezza del parafango posteriore . La forcella anteriore Triumph era colorata di nero , mentre le sospensioni posteriori erano della Marzocchi . L’assetto della moto era stato rialzato montando una ruota anteriore da 21” ,mentre la posteriore da 4.00x18” entrambe con gomme da trial della Avon . |
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Il fanale anteriore Lucas
era da 6”, mentre il doppio
supporto degli strumenti conteneva da una parte il contachilometri e dall’altra
parte , dove nel Bonneville era il contagiri , erano alloggiate le spie
delle luci e la chiave dell’accensione . Il freno anteriore era a
disco , mentre il freno posteriore era un monocamma laterale da 7.5” ..Il
serbatoio della benzina era il modello piccolo per l’America , ma
senza ginocchiere in gomma o fregi di metallo , verniciato in un giallo
brillante come i fianchetti ed i parafanghi in plastica. La sella era più corta
dei modelli stradali , montava un carter inferiore paramotore ma non
aveva il cavalletto centrale . Il modello rimase a catalogo fino al 1983
ma furono
prodotti solo circa 250 esemplari . |
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